Il truffatore da ignorare

Daniela lavora come infermiera, non ha molto tempo libero, ma è sola. Di questi tempi poi la solitudine è ancora più forte, non è facile la sua quotidianità.
Un giorno tre paroline illuminano all’improvviso il grigio di una giornata invernale:
“Ciao come stai?”
Ma, si riferisce proprio a me? Si domanda Daniela.
Lei non lo conosce questo Sandro Rossi, eppure lui si è rivolto proprio a lei. Le ha risposto sotto a un commento che lei ha scritto su un social, su una pagina pubblica.
“Mi piace quello che hai scritto”, continua lui.
Allora era proprio con me che voleva parlare!
Daniela è incuriosita. E scambia qualche messaggio con Sandro.
Va a vedere il suo profilo. È un ex militare, è stato in Afghanistan, ora vive in giro per il mondo. È un bell’uomo.
Iniziano a scriversi. Anche se a distanza fanno amicizia.
Nel giro di un paio di settimane si scrivono tutti i giorni, sempre più assiduamente. Lo scambio di messaggi con Sandro diventa un appuntamento quotidiano, un’isola di spensieratezza. Il coinvolgimento da parte di Daniela aumenta. Dopo tanto tempo, si sente di nuovo viva e desiderata. Il rapporto con Sandro è sempre più intenso.
Dopo qualche settimana, Daniela è innamorata di Sandro, che vive solo nel suo cellulare. Decidono di incontrarsi. Ma succede sempre qualche intoppo, fino a quando, la situazione precipita. Sandro ha un incidente. Deve operarsi urgentemente, ma per problemi burocratici non riesce ad accedere al suo conto, sta all’estero, e non ha l’assicurazione.
Daniela non è ricca, ma davanti a questa situazione non ha dubbi. Lui non li vuole, per carità ha il suo orgoglio. Ma lei insiste, e fa un bonifico di 7000 euro a Sandro. Lui si opera, guarisce, va tutto bene. Ricominciano a organizzare il loro incontro. Ma ora lui non ha i soldi per l’aereo. Lei glieli manda.
Poi gliene manda altri, perché c’è sempre qualche imprevisto.
Nel giro di un anno Daniela ha mandato a Sandro tutti i suoi risparmi.
Solo che Sandro non esiste. Non è mai esistito. È una “truffa sentimentale”.
Le vittime vengono trovate sui social, l’aggancio è sempre lo stesso. Un “Ciao come stai” sotto a un commento.
È bello che qualcuno ci chieda “come stai”. Ma purtroppo non è vero.
Perché oggi scrivo questo? Perché mi sono accorta che questi individui frequentano anche questa pagina. Trovo sempre più spesso questo tipo di commenti e anche se li cancello immediatamente (ma a volte passano alcune ore prima che me ne accorga) e blocco gli autori, ogni giorno ne spuntano fuori altri. Per questo vi chiedo di non rispondere, sono profili falsi, sono impostori, sono persone pericolose.
A volte sono immediatamente riconoscibili, perché un “Ciao come stai?” può essere frainteso. Ma se scrivono cose assurde tipo questo messaggio che ho cancellato forse 15 volte ieri, non ci sono dubbi:
“Mi scuso per l'inconveniente. Ho visto che il tuo profilo Facebook su una pagina che ho visitato è stato davvero attratto da te. Ti ho inviato una richiesta di amicizia ma non ho potuto. Apprezzerò se puoi inviarmi una richiesta in modo che possiamo chattare e diventare amici .. Grazie mille”
Ignorateli, segnalateli, bloccateli.
Ma non rispondete!
La farfalla della gentilezza
(Anche Daniela non esiste, è una storia inventata, ma è drammaticamente verosimile, e ispirata a tanti episodi veri raccontati dalla polizia postale. Far conoscere la storia di tutte le Daniele vittime di questi episodi, però, può aiutare a evitare che ce ne siano altre. Condividete questo post, fate (eccezionalmente!) copia incolla, parlatene soprattutto con genitori anziani, persone sole, o fragili che possono più facilmente cadere in questa trappola).
In foto: murale di Panmela Castro, Rio se Janeiro
https://www.facebook.com/lafarfalladellagentilezza/posts/648271113183928