Pensa se puoi fare un capriccio…
Cosa fanno i bambini, a quattro anni? Giocano, ridono, mangiano, si sporcano, poi piangono, fanno capricci, si arrabbiano… e poi ridono, mangiano, giocano.
Khadijia ha quattro anni. Ma lei non può permettersi di mangiare, figuriamoci se può giocare, ridere o fare un capriccio. Khadijia lavora: con quella spazzola sporca che si vede nella foto lei pulisce le scarpe ai passanti. E se non lo fa, non mangia. Non ha molte alternative.
E come lei tanti altri bambini, in questo freddo inverno in Afghanistan, peggiore di quelli precedenti. Se prima dei talebani i bambini costretti a lavorare nelle strade di Kabul erano circa 60.000, oggi il numero è triplicato, e il problema non è solo che non vanno a scuola: non hanno da mangiare. Il paese ha fame, anche per la mancanza di liquidità: sospesi gli aiuti internazionali, circa 10 miliardi di dollari della Banca centrale afghana sono attualmente congelati in banche americane ed europee. Il congelamento serviva come sanzione per i talebani, ma il risultato è drammatico e punitivo per i cittadini, che ne pagano le conseguenze: il sistema bancario è crollato, gli stipendi non vengono pagati, le merci non possono essere comprate.
È giusto che Khadija e gli altri bambini come lei senza infanzia, senza diritti, senza cibo, paghi per le colpe dei talebani?
No, non è giusto. Per questo United Against Inhumanity (UAI), organizzazione della società civile, ha lanciato un appello ai potenti della terra per chiedere lo scongelamento dei fondi: l’Afghanistan è sull’orlo della carestia, e in un paese già vessato da anni, la popolazione non ce la fa più. Non possiamo far finta di non vedere, non possiamo fare molto, ma possiamo far sentire la nostra voce: firmiamo l’appello, facciamolo circolare, chiediamo ai potenti della terra di mettersi una mano sulla coscienza, in un momento in cui il mondo sembra essere precipitato in una spirale infinita di orrore, violenza e disperazione. Facciamolo per tutte le bambine e i bambini come Khadijia che hanno il diritto anche di poter fare un capriccio…
Questo il link all’appello: https://secure.avaaz.org/community_petitions/en/the_governments_of_the_united_states_germany_italy_r...
(Foto di Stephanie Glinski, The Guardian)
Khadijia ha quattro anni. Ma lei non può permettersi di mangiare, figuriamoci se può giocare, ridere o fare un capriccio. Khadijia lavora: con quella spazzola sporca che si vede nella foto lei pulisce le scarpe ai passanti. E se non lo fa, non mangia. Non ha molte alternative.
E come lei tanti altri bambini, in questo freddo inverno in Afghanistan, peggiore di quelli precedenti. Se prima dei talebani i bambini costretti a lavorare nelle strade di Kabul erano circa 60.000, oggi il numero è triplicato, e il problema non è solo che non vanno a scuola: non hanno da mangiare. Il paese ha fame, anche per la mancanza di liquidità: sospesi gli aiuti internazionali, circa 10 miliardi di dollari della Banca centrale afghana sono attualmente congelati in banche americane ed europee. Il congelamento serviva come sanzione per i talebani, ma il risultato è drammatico e punitivo per i cittadini, che ne pagano le conseguenze: il sistema bancario è crollato, gli stipendi non vengono pagati, le merci non possono essere comprate.
È giusto che Khadija e gli altri bambini come lei senza infanzia, senza diritti, senza cibo, paghi per le colpe dei talebani?
No, non è giusto. Per questo United Against Inhumanity (UAI), organizzazione della società civile, ha lanciato un appello ai potenti della terra per chiedere lo scongelamento dei fondi: l’Afghanistan è sull’orlo della carestia, e in un paese già vessato da anni, la popolazione non ce la fa più. Non possiamo far finta di non vedere, non possiamo fare molto, ma possiamo far sentire la nostra voce: firmiamo l’appello, facciamolo circolare, chiediamo ai potenti della terra di mettersi una mano sulla coscienza, in un momento in cui il mondo sembra essere precipitato in una spirale infinita di orrore, violenza e disperazione. Facciamolo per tutte le bambine e i bambini come Khadijia che hanno il diritto anche di poter fare un capriccio…
Questo il link all’appello: https://secure.avaaz.org/community_petitions/en/the_governments_of_the_united_states_germany_italy_r...
(Foto di Stephanie Glinski, The Guardian)