La forza del diritto per salvare la terra

Immagina di nascere nella foresta amazzonica nel nord del Brasile, crescere in un piccolo villaggio isolato, in pieno contatto con la natura, un posto meraviglioso, ma con un fragile equilibrio: la tua terra e la tua tribù sono sotto attacco, prese di mira dalle compagnie agricole che vogliono terreni da coltivare, sottraendoli alla foresta, rubandoli a te, alla tua famiglia.
Capisci che non puoi stare a guardare, ma restando lì nella riserva non hai molti strumenti per contrastare il disboscamento. Così tra mille difficoltà, dubbi e incertezze, decidi di lasciare la foresta che ami per andare all’università a studiare legge. Dovrai mantenerti da sola, e sai che non sarà semplice, dovrai studiare di giorno e lavorare di notte.
Ma tu Joenia Wapixana non demordi, fai tanti passi avanti e nel 1997 ti laurei, non sei solo la prima laureata della tua famiglia, ma la prima donna indigena laureata.
E poi diventi avvocato, la prima donna indigena avvocato.
Adesso gli strumenti per combattere li hai tutti, e così puoi iniziare le tue battaglie in difesa dei diritti umani della tua gente, e soprattutto puoi difendere la sua terra, che è anche la nostra terra. Denunci le violenze che subiscono gli indigeni, perseguitati e costretti a lasciare le loro terre.
Nel 2008 sei la prima indigena a discutere un caso davanti alla Corte Suprema brasiliana: chiedi che venga riconosciuto il diritto esclusivo degli indigeni di occupare le terre di Raposa Serra do Sol, un territorio grande quasi come l’Italia. La Corte Suprema ti dà ragione, fermando così i latifondisti senza scrupoli che occupavano illegalmente le terre. Un piccolo grande successo che però non argina l’arroganza dei coltivatori di riso, che non solo non lasciano i terreni, ma rispondono con la forza, in un crescendo di follia e violenza. Saranno uccisi 118 indigeni, brutalmente assassinati nel 2016, e tu sarai la prima a denunciare questo massacro. Il mondo deve sapere, anche se poi non interessa a molti.
Nel 2018 diventi la prima donna indigena deputata, e denunci le politiche di deforestazione di Bolsonaro, eletto quello stesso anno.
E tu Joenia continui a combattere per salvare le terre, per lasciarle agli indigeni, per difenderle dalle lobby dei proprietari terrieri, loschi figuri che non si fanno scrupoli a devastare il polmone verde del pianeta.
Per tutti questi motivi dobbiamo dire grazie a questa donna coraggiosa, perché la sua battaglia è la nostra battaglia. Perché la foresta amazzonica è anche nostra.
Ancora di più in questa estate infuocata, in cui vanno in fumo i nostri boschi, le nostre foreste, le nostre speranze.
 La farfalla della gentilezza
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(Pubblicato la prima volta il 9 febbraio 2020)