Un piccolo passo in avanti

Questa è la storia di una bambina che aveva paura delle vespe, delle api, delle mosche, di tutto quello che vola troppo vicino, magari facendo un ronzio minaccioso e a volte spaventoso. Soprattutto se tu ti senti piccola e impaurita.
Poi però un giorno la bambina che aveva paura vide qualcosa di strano: un insetto diverso da tutti gli altri mai visti prima, dall’aria ancora più spaventosa e minacciosa si aggirava sulla spiaggia. Un insetto enorme, tutto nero con delle insolite macchie gialle.
D’istinto sarebbe scappata via, ma si rese conto che l’insetto (che poi si scoprirà essere una vespa mammuth) aveva un’ala danneggiata. Allora forse non era così pericoloso. Forse aveva bisogno di aiuto, e anche una bambina con le trecce, impaurita e un po’ incerta, avrebbe potuto esserle utile.
La bambina decise di fare un passo in avanti. Un passo che le costava fatica e molto coraggio, perché comunque aveva paura.
Ma subito dopo aver fatto questo passo in avanti, verso la vespa ferita, la brutalità di un sasso lanciato da dietro le sue spalle la fece sobbalzare. Un sasso, poi un altro, e un altro ancora, sassi che maldestramente cercavano di colpire la vespa.
Due ragazze avevano deciso di eliminarla, perché era pericolosa, era grande, era strana. E quindi le tiravano le pietre, convinte di fare la cosa giusta.
La bambina allora riuscì a fare un altro passo in avanti, e stupendo se stessa prima di tutti, prese la vespa con un secchiello per allontanarla dalle lapidatrici. “Quella ti punge”, “Ma che fai?” “Lascia perdere”.
Ma lei non lasciò perdere. Portò la vespa all’ombra, e dopo un po’ traballante e tramortita la vespa se ne andò.
Non sappiamo cosa sia successo poi alla vespa, se sia riuscita a sopravvivere o magari abbia incontrato altri lanciatori di pietre.
Ma sappiamo una cosa importante, che la bambina ha affrontato la paura di qualcosa che sembrava spaventoso, solo perché non lo conosceva, e ha fatto un grande passo in avanti carico di umanità ed empatia.
Un passo in avanti che dovremmo fare tutti noi, quando l’istinto ci porta ad avere paura di chi non conosciamo, solo perché viene da lontano, ha dei colori diversi, o non l’abbiamo mai visto prima.
Questo è il mio augurio di Ferragosto, in questa estate particolare e complicata, l’augurio di avere sempre il coraggio di fare quel passo in avanti che distingue i lanciatori di pietre dalle persone gentili.
  La farfalla della gentilezza
In foto: "Le grand défi" scultura in bronzo di Nicolas Lavarenne, Antibes, foto di Thierry Llansades.


https://www.facebook.com/lafarfalladellagentilezza/posts/545859083425132 (pubblicato 15 agosto 2021)