La mamma doveva essere impazzita. Laura non capiva cosa stesse succedendo.
Era una sera come tante altre, la pasta e zucca sul tavolo, un profumo di castagne sprigionava dal forno, la famiglia a cena come sempre. Tutto tranquillo e normale, come sempre.
Però era strano che la mamma con naturalezza le avesse riempito il bicchiere di vino rosso... Doveva essersi confusa.
- Mamma ti sei sbagliata, quello è il mio bicchiere
- Sì Laura, è il tuo, lo so.
- Mi hai messo il vino nel bicchiere !
- Sì cara, lo so, qual è il problema?
- Mamma io non bevo vino…
- Ah.
- Me lo togli?
- Ma perché non ti piace? Prova a sentire almeno l’odore
-Pfuahhhh
- Ah non ti piace.
- Mamma certo che non piace. Ma sei impazzita? Stai bene?
- E perché non ti piace? A me piace. Anche a tuo padre. Questo poi è un Rosso di Montefalco, particolarmente buono… non riconosci gli aromi di frutti di bosco?
- Mamma!!! Ma che hai?
- Ma veramente non ti piace?
- Certo che non mi piace. Puzza, è amaro.
- Che strano. A me piace. Non mi sembra per niente amaro!
- È amarissimo, fa schifo!
- Come è possibile? È una bottiglia pregiata… Come mai a me piace e a te no?
- Ma tu sei grande, è normale che ti piaccia!
- E tu?
- E io ho 9 anni, hai mai visto bambini di 9 anni bere il vino?
A quel punto la mamma, molto seria fino a quel momento, finalmente sorrise:
- Forse è per questo allora che non ti piace. Perché sei piccola. Il vino è buono, per me e per il tuo papà, perché siamo grandi. A te oggi non piace, semplicemente perché non è adatto. Non lo capiresti, ti potrebbe anche fare male. La stessa cosa tra qualche anno invece ti potrebbe piacere.
Laura però continuava a non capire.
- Mamma ma io non ti ho mai chiesto di bere il vino.
- Ci mancherebbe! Ma ieri ti sei molto arrabbiata perché non ti abbiamo fatto vedere in tv “setimuovitisquarto”.
- Non me lo ricordare. Oggi mi prendevano in giro a scuola perché sono l’unica… mi dicono che sono picc…
Laura a quel punto tirò un sospiro di sollievo. Sua mamma non era impazzita… e forse aveva pure ragione! All’improvviso capì tutta la messinscena della mamma con il bicchiere di vino.
Quelli che invece non hanno capito sono i troppi genitori che in questi giorni lasciano che i loro figli (bambini della scuola primaria!) vedano una serie vietata ai minori di 14 anni.
Genitori che hanno fretta di far crescere i loro figli, privandoli della spensieratezza dell’infanzia, genitori che fanno bruciare le tappe, che trattano i bambini come mini-adulti, forse perché così diventano meno impegnativi.
Genitori che in questo modo non solo abdicano al loro ruolo educativo che implica anche dire qualche no, ma soprattutto, violando un esplicito divieto, mostrano in maniera inequivocabile il loro disprezzo per le regole.
E i figli di questi genitori, cresciuti senza regole e senza limiti, che adulti diventeranno?
Qualcuno è impazzito, e non è la mamma di Laura…
La farfalla della gentilezza(In foto: Murale di Michele Tombolini, Butterfly, Berlino 2015)