Abbas Khan era un giovane chirurgo ortopedico. Nato a Londra da una famiglia di origine indiana, lavorava in ospedale, era sposato e aveva due figli. Un uomo sereno, con una vita tranquilla. Ma anche una persona molto sensibile: infatti, quando vide le terribili immagini della guerra in Siria, capì che non poteva restare a guardare ma doveva fare qualcosa.
Era il 2012.
Decise di partire, carico di medicine e buona volontà, per andare ad Aleppo a lavorare in un ospedale da campo. Iniziò immediatamente a soccorrere adulti e bambini, ma dopo pochi giorni fu arrestato, con l’accusa (ridicola) di terrorismo.
Finì in prigione, ma solo dopo mesi e mesi di detenzione la sua famiglia a Londra riuscì ad avere qualche notizia. Nelle sue lettere, Abbas Khan raccontava di essere stato picchiato e torturato, senza alcun motivo. Raccontava le violenze sugli altri detenuti, le terribili condizioni igienico-sanitarie, le umiliazioni di una detenzione tanto ingiusta quanto arbitraria.
Dopo un anno di prigionia sembrava che grazie all’intermediazione del governo inglese, e agli sforzi della famiglia che aveva attirato l’attenzione sul dramma di Khan, lui potesse essere finalmente liberato. Ma il giorno prima del suo rilascio, Abbas Khan venne ucciso in prigione. La polizia siriana cercò di far passare la sua morte per un suicidio.
Era il 2013, e tutti i giornali e telegiornali inglesi raccontarono questa storia terribile. Un ragazzino di quindici anni, Karim Al Jian, rimase molto impressionato dalla straordinaria determinazione e abnegazione di Abbas Khan. E decise che da grande avrebbe studiato medicina per onorare la memoria di un medico così coraggioso e altruista. Per non rendere vano il suo sacrificio.
Qualche settimana fa, Karim Al Jian si è laureato in medicina alla Brighton & Sussex Medical School nel sud dell’Inghilterra.
Qualche giorno fa, Karim Al Jian ha incontrato la sorella e il fratello di Abbas Khan.
Come il testimone di una staffetta, i due fratelli hanno regalato a Karim un libro di Abbas. Ma non è solo un libro a essere passato dal medico più grande al medico giovane. Come in una staffetta, il coraggio e l’altruismo di Abbas sono affidati a un ragazzo, che con il suo idealismo e il suo entusiasmo sicuramente farà onore alla professione, ma soprattutto alla memoria di un medico speciale.
La farfalla della gentilezza
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(Pubblicato: 11 agosto 2021)