Erano stranieri in casa loro perché sotto occupazione. Erano poveri. Avevano freddo e fame. Non avevano un posto dove andare. Nessuno li voleva. Quando si dice che bisogna accogliere lo straniero, nei cuori e nei luoghi, aprire i porti, buttare giù i muri, offrire riparo, non si dice in realtà proprio nulla di nuovo. È sempre la stessa storia da duemila anni. Con la speranza che lo spirito del Natale dia conforto a chi soffre, e illumini i cuori di chi ha il potere per fare qualcosa, auguri a tutti voi per un sereno Natale

La farfalla della gentilezza

(foto di Nino Fezza, fotografo che documenta gli orrori e i dolori del sud del mondo)
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