Carlo Urbani, eroe dei nostri tempi
Se oggi non ci ricordiamo di una pandemia del 2003, è solo perché non ci fu alcuna pandemia. E lo dobbiamo solo a Carlo Urbani.
Continua...Se oggi non ci ricordiamo di una pandemia del 2003, è solo perché non ci fu alcuna pandemia. E lo dobbiamo solo a Carlo Urbani.
Continua...La mamma doveva essere impazzita. Laura non capiva cosa stesse succedendo. Era una sera come tante altre, la pasta e zucca sul tavolo, un profumo di castagne sprigionava dal forno, la famiglia a cena come sempre. Tutto tranquillo e normale, come sempre.
Continua...Era una domanda legittima da porsi negli Stati Uniti del 1968, quando molti diritti civili erano ancora da conquistare per la comunità nera. Allora perché andare alle Olimpiadi in Messico?
Continua...Durante la seconda Guerra Mondiale a Roma ci fu una terribile epidemia di una malattia sconosciuta e pericolosa. Si chiamava morbo di K. e aveva sintomi molto gravi.
Continua...Un ragazzo giovane, ventenne, si sacrifica per salvare 22 persone, degli sconosciuti. Innocenti come era innocente lui, Salvo D’Acquisto, che davanti alla ferocia dei nazisti decise di donare la sua vita per salvare gli altri.
Continua...Ormai tutto era perduto in quel luogo terribile che toglieva dignità, speranza, umanità alle persone. Eppure, qualcuno trovò il coraggio di sperare lo stesso. Osò pensare che si poteva provare a fuggire, a cercare una minima possibilità di salvezza.
Continua...Notte fonda. Mildred e Richard stavano dormendo tranquilli quando, all’improvviso, la polizia irruppe in casa loro per arrestarli con l’accusa di aver leso la dignità e la pace dello Stato.
Continua...“Quando la mamma torna un po’ tardi, e tu hai preparato la cena per lei, la mamma ti dice sempre grazie. Tu invece, quando la mamma fa le lavatrici o si mette lì a stirare, grazie non glielo dici mai”.
Continua...Ricordate la storia di Henryk Goldszmit, meglio conosciuto con il suo pseudomino di Janusz Korczak ? Era un medico e pedagogista, ma soprattutto un maestro.
Continua...Tina conosceva bene la montagna. E quindi sapeva cosa poteva succedere. L’aveva detto e l’aveva scritto diverse volte.
Continua...